Italvolley, assalto all’oro mondiale


Le azzurre di coach Velasco non perdono dal 1 giugno 2024 e hanno vinto 29 partite consecutive. Domani al via la competizione iridata, con l’obiettivo di riportare il titolo in Italia dopo 23 anni

Il trionfo in Nations League 2024, l’oro alle Olimpiadi di Parigi nello stesso anno. Poi il bis, ancora in VNL nel 2025. Se nella pallavolo femminile, al momento, c’è una nazionale da battere, è quella italiana di Julio Velasco. Domani 22 agosto, le azzurre esordiranno al Mondiale di Thailandia – che si concluderà il 7 settembre –, a Phuket, contro la Slovacchia alle 15.30 (diretta su RaiDue, DAZN e VBTV per gli abbonati, in streaming su RaiPlay). La prima missione, tutt’altro che proibitiva, è superare il girone con Belgio, Cuba e appunto Slovacchia, e staccare il pass per gli ottavi. In caso di qualificazione, l’incrocio sarebbe con il gruppo G di Polonia, Germania, Kenya a Vietnam.

L’obiettivo dichiarato è vincere per riportare in bacheca un trofeo che manca dal 2002 e proseguire la striscia di imbattibilità. L’ultima sconfitta risale al 1 giugno 2024, contro il Brasile in Nations League. Da quel momento, l’Italvolley è stata devastante. È arrivato un filotto di 29 vittorie consecutive. Per spiegarla con i numeri: le azzurre hanno raggiunto la vetta del ranking FIVB (graduatoria mondiale della pallavolo femminile) con 474.26 punti. Il vantaggio è di 47 lunghezze sul Brasile secondo e di quasi 110 sulla Polonia terza. 

Il coach Julio Velasco dà indicazioni a Myriam Sylla (photo credit: Federazione Italiana Pallavolo)

L’oro mondiale è l’unica medaglia che manca alle ragazze di Velasco. Trionfare chiuderebbe un cerchio. C’è la possibilità di entrare nella storia come gruppo. “Sono tutte consapevoli che se riescono a vincere Olimpiadi, Nations League e Mondiale diventano una squadra importante – ha rivelato l’allenatore in una recente intervista a La Gazzetta dello Sport –. Non serve che ne parliamo”. Il patto silente è riportare in Italia un titolo che manca da 23 anni. Egonu e compagne partono favorite, ma “l’obbligo di vincere è il fardello più pesante che uno sportivo possa avere”, ha ricordato ancora Velasco. Le azzurre sono consapevoli della loro forza. La filosofia del coach nativo di La Plata, però, è il qui e ora. Si gioca palla dopo palla, set dopo set, partita dopo partita. 

Per il Mondiale, Velasco ha confermato il nucleo di atlete della spedizione olimpica, che hanno fatto divertire in campo, ma anche fuori con i loro backstage pubblicati sui social. Tra le 14 convocate tornano protagoniste la MVP Paola Egonu, la capitana Anna Danesi e la veterana Monica De Gennaro. E ancora la coppia dalla grande intesa Alessia Orro e Myriam Sylla, l’opposta Ekaterina Antropova e la centrale Sarah Fahr. Spazio anche per le giovani schiacciatrici Loveth Omoruyi (classe 2002 e già campionessa Olimpica e dei Giochi universitari nello stesso anno) e Stella Nervini (classe 2003), che si è fatta notare in Nations League dopo l’infortunio di Alice Degradi, ripagando la fiducia dell’allenatore.

Adesso, non resta che aspettare l’inizio della competizione. Con il sogno di completare la tripletta Olimpiadi, Nations League, Mondiale. Ed entrare a tutti gli effetti nella storia.


La lista delle 14 convocate

Palleggiatrici: Alessia Orro, Carlotta Cambi

Schiacciatrici: Myriam Sylla, Gaia Giovannini, Stella Nervini, Loveth Omoruyi

Centrali: Anna Danesi (capitana), Sarah Fahr, Benedetta Sartori, Yasmina Akrari

Opposti: Paola Egonu, Ekaterina Antropova

Liberi: Monica De Gennaro, Eleonora Fersino


Foto in copertina e nell’articolo: crediti Federazione Italiana Pallavolo

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Gabriele Scorsonelli

Ventitré anni. Il mare di Sicilia mi ha cullato e cresciuto. Laureato in Comunicazione all’Università di Bologna e studente della Scuola di Giornalismo "Walter Tobagi" a Milano. Amo musica, spettacoli, sport e scrittura. Curioso e folle sognatore. Collaboro con FQ Magazine de “ilfattoquotidiano.it”.