La mostra ad ingresso gratuito, che durerà fino al prossimo 18 ottobre, ospita venti scatti in cui il fotografo sportivo Matteo Marchi ha immortalato le star della palla a spicchi italiana e mondiale
Dieci anni di lavoro tra il 2012 e il 2022, venti scatti selezionati tra Olimpiadi, campi NBA e Virtus Bologna e un denominatore comune: la palla a spicchi. Matteo Marchi, fotografo sportivo della FIBA (Federazione Internazionale Pallacanestro) e della Virtus Segafredo, con esperienza in America ai New York Knicks e come freelance, è alla sua prima esposizione. ‘Basket Beyond Borders – dall’NBA a Bologna’ racchiude i suoi sacrifici, soddisfazioni e difficoltà. “Sono contento e onorato di questa mostra, nata da un’idea di Grazia Guazzaloca. Si tratta di grandi stampe 100 per 150, in strutture di ferro – ha spiegato, come riporta il Resto del Carlino –. Tre scatti fanno riferimento alla Virtus e dunque a questo momento della mia vita, mentre le altre alle Olimpiadi di Londra 2012, a quelle di Tokyo e al mio lavoro in Nba”.
Curato dall’Alma Mater Studiorum e inaugurato mercoledì 27 settembre, l’allestimento è ospitato a Palazzo Poggi, nel centro storico di una città – Basket City – che, per tradizione, respira e ama la grande pallacanestro. Marchi le ha reso omaggio con la fotografia, a colori o in bianco e nero, immortalando le star del campionato italiano e d’oltreoceano, colte nell’unicità di un attimo reso immortale da dietro una lente. “Sono soprattutto ritratti, ci sono momenti d’azione e foto in doppia esposizione, certo, ma alla fine quello che mi piace trasmettere sono le emozioni”. E allora, oltre ai gesti atletici, la tensione muscolare, il dinamismo, il sudore e la fatica, dagli scatti del 41enne imolese traspaiono commozione, rabbia, meditazione.
Ci sono le lacrime di Manu Ginobili all’ultima partita con l’Argentina, la concentrazione di LeBron James e Stephen Curry, Kobe Bryant al cospetto degli anelli olimpici e la leggenda dei Dallas Mavericks Dirk Nowitzki. Ma anche Teodosić che si fa spazio tra la folla dopo la vittoria dell’Eurocup e Belinelli davanti ai tifosi esultanti. “La cosa bella è che il gioco è velocissimo, ma la fotografia riesce a fissare le cose in un momento unico: sembra che i campioni siano in posa per me e invece sono attimi durante la partita”, ha evidenziato Marchi. E così l’immagine sconfina oltre i bordi in cui è intrappolata. Vive per sempre, in un flash che ferma il tempo e restituisce le emozioni e la bellezza dello sport.
Le fotografie della mostra – che sarà visitabile fino al 18 ottobre – sono in vendita e il ricavato sarà devoluto alla fondazione ANT Italia, onlus che offre assistenza domiciliare gratuita ai pazienti oncologici.